Protesi dentali: Corone e ponti in zirconio-ceramica

protesi dentali

Le corone e i ponti rappresentano la maggior parte dei restauri protesici  o protesi dentali di tipo fisso.
Normalmente sono realizzati con una struttura interna di rinforzo in lega metallica, ricoperta di ceramica.


Spesso queste leghe sono causa di effetti grigiastri sul colore finale e soprattutto non sempre assicurano, dovendo superare vari passaggi di laboratorio, un risultato veramente preciso come lo si vorrebbe in ogni punto a 360 gradi del margine di chiusura della corona sul dente.

L’esecuzione infatti del manufatto inizia con la modellazione dello stesso in cera che poi verrà posizionata in forno ad altissime temperature e sostituita, all’interno di un cilindro di materiale refrattario, da una colata di metallo.

Questa dallo stato fluido passerà a quello solido con relative alterazioni dimensionali, da contrastare dopo raffreddamento controllato, diventando alla fine la sottostruttura che dovrà accogliere poi uno strato di materiale opacizzante e la successiva stratificazione della ceramica per la forma e l’estetica finale.

Tutti questi momenti, e questa era volutamente una descrizione per sommi capi, portano forzatamente con sé tutta una serie di possibili errori e imprecisioni che solo l’esperienza e competenza è in grado di compensare. Si può parlare quindi di un “manufatto” completamente artigianale .

Dal 2005 lo Studio Odontoiatrico Palminteri si avvale dell’utilizzo di una moderna tecnologia computerizzata per la lavorazione di sottostrutture in ossido di zirconio.


Il sistema
Cad – Cam ( Computer Aided designe-Computer Aided Manofacturing ) è in grado di garantire restauri della massima precisione e resistenza.


La progettazione computerizzata e la sua finalizzazione con l’utilizzo di macchine ad alta evoluzione fanno si che oggi con materiali come l’ossido di zirconio ed un sistema cad-cam si abbia certezza assoluta del risultato.


La realizzazione di restauri progettati al computer ed eseguiti da un fresatore a controllo alfa-numerico che, lavorando a freddo su una cialda di Zirconio dal colore di partenza già bianco, permette di saltare tutti quei passaggi visti prima evitandone ogni intrinseco errore e garantendo sempre chiusure del margine perfette .


Tutta l’ ”arte artigiana” dell’ opera dell’odontotecnico può essere quindi concentrata solo sulla ceramizzazione che, va infine ricordato, necessita di materiali dedicati, dei quali occorre sapere che hanno caratteristiche diverse dai tradizionali per brillantezza, translucenza e resistenza, e quindi complessivamente migliori .

Una grande opportunità inoltre è data dal fatto di poter applicare questa metodica anche in implantologia sostituendo monconi, connessioni ed elementi protesici metallici con loro “ cloni ” completamente bianchi e quindi decisamente più integrabili nel cavo orale.

Tutto ciò rappresenta il meglio dell’innovazione tecnologica oggi a disposizione per la cosmesi dentale .
I limiti estetici imposti dal metallo e dal suo protocollo di lavorazione e le variabili legate all’operatore contrastano con le crescenti aspettative dei pazienti che preferiscono restauri più naturali e totalmente”bianchi” per tutti i settori della cavità